TATUAGGI : UNA MODA ORMAI COMUNE.

03.11.2012 15:25



Tatuare la propria pelle ormai è una vera e propria moda; milioni di persone al giorno d’oggi decidono di tatuare il proprio corpo.
Ma che origini ha il tatuaggio?
Molti non sanno che i tatuaggi hanno origine antichissima, è stato impiegato da sempre presso molte culture, ed essi avevano il compito di accompagnare l’uomo per gran parte della sua esistenza e rappresentava una sorta di carta di identità dell’individuo.
Il tatuaggio per molto tempo venne di fatto definitivamente proibito da Papa Adriano I nel 787 durante il Concilio di Nicea e tale veto venne ribadito da successive bolle papali, tanto che questa pratica scomparve in ogni cronaca del tempo.
Solo alla fine degli anni ’60 – inizio anni ’70 il tatuaggio ha conosciuto una progressiva diffusione, prima nelle sottoculture degli hippy, poi tra i motociclisti fino al punto di conquistare lentamente ogni strato sociale ed ogni fascia di età.
Il tatuaggio però anche se oggi è molto diffuso purtroppo evoca sempre un’ampia gamma di reazioni.
Molte persone tendono ancora a vedere il tatuaggio come qualcosa di “non buono”, certo sicuramente noi possiamo e dobbiamo essere disinteressati al pensiero altrui, però non si può fare finta di niente quando una persona viene screditata solo per i tatuaggi che porta, alla fine si dice che l’abito non fa il monaco, quindi le persone dovrebbero puntare meno il dito su gli altri, siamo essere umani anche noi con un tatuaggio sulla pelle, mica alieni.
Si parlava appunto della diffusione nel tatuaggio; di solito pensando ad un tatuaggio viene in mente subito un tribale, una scritta, un disegno, ma quali sono i principali stili di tatuaggio?
Quelli per eccellenza ovviamente sono gli “OLD SCHOOL” che sono caratterizzati dalle linee nette e squadrate, dall’uso massiccio del nero e dalla colorazione piatta e senza sfumature. I soggetti dei tatuaggi “OLD SCHOOL” sono quelli di tradizione europea e americana : rose, pugnali, cuori sacri, pin up, e simbologie marittime come sirene ancore e navi.
A seguire ci sono i “NEW SCHOOL” che si rifanno alla “vecchia scuola” ma esasperandone le caratteristiche, quindi c’è l’uso di linee ancora più grosse e colori più luminosi.
Un altro stile è quello “REALISTICO” che non è altro la copia della realtà;  essi riproducono ambienti, oggetti, animali e anche ritratti di persone e volti. Questo tipo di tatuaggio è caratterizzato dall’assenza di linee di contorno e dalla lavorazione delle sfumature su più livelli di colore che garantisce all’immagine una verosimilità.
Poi ci sono i “TRIBALI”, che si basano sui tatuaggi tradizionali degli indigeni delle varie isole del Pacifico (Samoa, Isole Marchesi, Hawaii) dei Dayak, del Borneo, dei Maori della Nuova Zelanda e dai Nativi Americani.
Questo stile è caratterizzato, a differenza degli altri, da disegni astratti, formati da linee molto marcate e di solito riempiti solo ed esclusivamente di nero. Spesso questi disegni vengono fatti per accentuare le linee naturali del corpo e della muscolatura. E anche diffuso l’utilizzo di linee molto intricate e con disegni geometrici ripetuti che rappresentano la reinterpretazione di flora, fauna o elementi naturali, specialmente fuoco, aria e acqua.
Passiamo allo stile “GIAPPONESE”. In giapponese i tatuaggi sono chiamati irezumi (ireru inserire sumi inchiostro nero) o horimono (horu inscrivere mono qualcosa); per precisare la tecnica tradizionale giapponese è detta "Tebori". L'irezumi in origine era praticato come mezzo punitivo (es. marchiatura per criminali, schiavi o prigionieri di guerra) ed era in contrapposizione con il tatuaggio a scopo decorativo chiamato gaman (che vuol dire pazienza). . L'irezumi ha la caratteristica di coprire spesso gran parte della superficie del corpo, anche se in genere sono escluse mani, piedi e testa. Il tatuaggio horimono nella sua forma attuale si è sviluppato a fine Ottocento, ed ha subito fasi alterne di popolarità, essendo stato proibito e riammesso nella legalità più volte. Era una decorazione tipica di quella fascia della società giapponese chiamata "mondo fluttuante", che comprendeva prostitute, giocatori d'azzardo, malviventi, piccoli commercianti, ma soprattutto era diffuso tra i pompieri, i mafiosi e i lavoratori di fatica; presso la classe "alta" ed i samurai era molto raro trovarne esempi. I più classici disegni del tatuaggio tradizionale giapponese sono: - i fiori di ciliegio che simboleggiano la trascendenza e l’evanescenza della vita umana; - Fudomyo - O, versione giapponese della divinità buddhista Acalanatha, versione furiosa del Buddha, - shishi, raffigurazione stilizzata e mitologica del leone; -  le carpe koi, simbolo di perseveranza e coraggio; - maschere hannya, ovvero maschere demoniche usate nel teatro  giapponese, ritratte nei tatuaggi con valore apotropaico; - hebi, serpente simbolo di coraggio; - caratteri di scrittura bonji, che vengono utilizzati nel bhuddismo esoterico giapponese; - ideogrammi; - versetti, citazioni o intere parti di sutra buddisti; - uccello hou - ou, simile alla fenice occidentale; - Kilin o kirin, animale mitico con valore di portafortuna; - kiku, fiori di crisantemo; - botan, fiori di peonia; - fiori di loto; - raffigurazioni tratte dalle stampe ottocentesche Ukyo - e.
Questi temi vengono spesso abbinati secondo combinazioni classiche, ad esempio il dragone viene preferibilmente raffigurato insieme al crisantemo; il leone viene preferibilmente tatuato insieme alla peonia, creando così un abbinamento classico dal nome "kara-jishi"; le maschere hannya vengono preferibilmente abbinate ai serpenti ed a simboli buddisti, come il loto e il rotolo dei sutra, oppure a petali e fiori di ciliegio.
Infine troviamo il “BIOMECCANICO” ispirato ai lavori di Hans Ruedi Giger questo tipo di tatuaggi ha avuto il suo momento di gloria negli anni '80 e nei primi anni '90.I tatuaggi biomeccanici di solito rappresentano creature composte da organi o membra umane fusi indissolubilmente con parti meccaniche; e il “LETTERING” che è lo stile di tatuaggio in cui delle parole o frasi sostituiscono o integrano i disegni. Di solito vengono scritti il nome del proprio partner, dei genitori,frasi di canzoni messaggi politici o motti di varia natura.